La magia dell'Andalusia durante la pandemia

Eliana è arrivata dalla Spagna per raccontarci com'è stata finora la sua esperienza di scambio culturale. Ecco cosa ci ha raccontato:

L'inizio è stato un turbine: ansia, paura, eccitazione, gioia, tristezza, attesa... praticamente l'intero spettro emotivo che si attraversa quando si inizia una nuova avventura e si entra in una nuova vita. È esattamente quello che ho provato quasi due mesi fa, poco prima di partire per la Spagna. Quando sono arrivata, sono rimasta sorpresa da tutte le misure di sicurezza COVID in vigore e dalla serietà con cui le persone qui le prendono. La Spagna è cambiata moltissimo dall'ultima volta che l'ho visitata un anno fa. Tutto questo ha aumentato la mia ansia nei primi giorni e nelle prime settimane, fino a quando non mi sono finalmente ambientata in questa piccola città andalusa immersa tra gli ulivi.

Vivo con una famiglia che ha tre bambini, anche se insegno inglese principalmente a due di loro, mentre il terzo è un piccolo bambino che porta gioia a tutti i miei giorni. Dal momento in cui sono arrivata, ho sentito un legame con la famiglia. Mi hanno accolto subito, hanno iniziato a insegnarmi la lingua, mi hanno mostrato i loro luoghi preferiti e mi hanno persino coinvolto nella preparazione di piatti tradizionali spagnoli.

La maggior parte delle giornate le trascorro giocando con i bambini e, mentre loro sono a scuola, io frequento il mio programma di Master online. Nei fine settimana cerco di esplorare il più possibile la Spagna, soprattutto le città più piccole che ora sono più accessibili. In questi viaggi ho conosciuto tante persone interessanti provenienti da tutto il mondo che, come me, cercano di sfuggire al caos globale e di immergersi nel fascino dell'Andalusia.

Venendo da grandi città come Belgrado e Salonicco, adattarmi alla vita in una piccola città è stata probabilmente la sfida più grande finora - e mi ha già insegnato molto. Ora ho un gruppo di amici in città e insieme sfruttiamo al meglio il tempo trascorso in isolamento.

Tra la fantastica famiglia ospitante, le nuove amicizie, l'apprendimento di una nuova lingua e l'esperienza di una cultura diversa, non mi dispiace nemmeno essere "bloccata" in un posto. Sono davvero felice di essermi buttata in questa avventura, soprattutto in un momento così strano, perché non si può crescere senza uscire dalla propria zona di comfort.

A chiunque stia pensando di farlo: fatelo! Non c'è niente di meglio di questo tipo di esperienza autentica. E naturalmente grazie a CAR per aver reso possibile tutto questo, per averci controllato regolarmente e per essere sempre presente quando abbiamo bisogno di qualcosa.